La guida di Vanessa... city guide Vanessa

Vanessa
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MONUMENTI E VISITE DELLA CITTÀ MONUMENTS OF CITY

Il castello più antico ed importante per la citta' e' il Castello Svevo, detto anche "castello grande" o "di terra" (per distinguerlo da quello aragonese o "di mare"). E' stato voluto nel 1227 da Federico II come residenza fortificata propria e per le sue guarnigioni (soldati saraceni e cavalieri teutonici), come difesa dalle ostilità dei brindisini rimasti affezionati ai Normanni e che mal sopportavano gli Svevi, contro i quali frequentemente si ribellarono. ENGLISH Another of the city's important castles is Swabian Castle, which was commissioned by Federico II in 1227, built from materials obtained from the old walls and monuments of the city. In 1488 the Aragon built up another external wall and moat; this way, the inner Swabian part, with the cylindrical tower, has been preserved during centuries. The Castle has been utilized as an important naval base during last two world wars; it hosted King Vittorio Emanuele III in 1943 and was used as a central command base during Brindisi's capital period (Sep 10th 1943 to Feb 14th 1944).
Swabian Castle of Brindisi
4 Via dei Mille
Il castello più antico ed importante per la citta' e' il Castello Svevo, detto anche "castello grande" o "di terra" (per distinguerlo da quello aragonese o "di mare"). E' stato voluto nel 1227 da Federico II come residenza fortificata propria e per le sue guarnigioni (soldati saraceni e cavalieri teutonici), come difesa dalle ostilità dei brindisini rimasti affezionati ai Normanni e che mal sopportavano gli Svevi, contro i quali frequentemente si ribellarono. ENGLISH Another of the city's important castles is Swabian Castle, which was commissioned by Federico II in 1227, built from materials obtained from the old walls and monuments of the city. In 1488 the Aragon built up another external wall and moat; this way, the inner Swabian part, with the cylindrical tower, has been preserved during centuries. The Castle has been utilized as an important naval base during last two world wars; it hosted King Vittorio Emanuele III in 1943 and was used as a central command base during Brindisi's capital period (Sep 10th 1943 to Feb 14th 1944).
Le Colonne sono da sempre il simbolo della città di Brindisi. Conosciute erroneamente come simbolo del termine dell'antica via Appia, rappresentavano probabilmente un monumento che celebrava la vittoria (o la speranza per tale esito) in occasione della partenza (o del ritorno) via mare di una spedizione militare. Delle due colonne gemelle originarie, realizzate dopo le matà del II secolo con un marmo proveniente da Preconneso (isola nello stretto dei Dardanelli, in Turchia), solo una e' integra ed è costituita da otto rocchi, per un'altezza complessiva di 19,20 metri (dato riportato dal settore Beni Monumentali del Comune, mentre gli studi del prof. Jurlaro indicano un’altezza di 18,74 metri di cui 4,44 metri i basamenti parallelepipedi rivestiti i The Roman Columns rests has always been considered the symbol of Brindisi. For many years the columns, thought to symbolise the ending of the road, 'Via Appia', was (probably) a referral of that time to navigators of the port of Brindisi. Of the two twin columns only one is intact, with a sculptured capital, at the top, recently replaced with a copy. Nowadays the original capital is into the museum of Nervegna Building, it's decorated with four anthropomorphic figures, one for each side, depicting Neptune, facing the sea, on the side opposed Jupiter, Mars and Minerva on the other two sides. The other column, which fell in 1528, only the base and a rock are still in place; the other part was given as a gift to the city of Lecce, to form a part of the column to St. Oronzo. ENGLISH On the right of the square are the remains of the house in which the Latin poet Virgil died.
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Colonne Romane
Via Colonne
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Le Colonne sono da sempre il simbolo della città di Brindisi. Conosciute erroneamente come simbolo del termine dell'antica via Appia, rappresentavano probabilmente un monumento che celebrava la vittoria (o la speranza per tale esito) in occasione della partenza (o del ritorno) via mare di una spedizione militare. Delle due colonne gemelle originarie, realizzate dopo le matà del II secolo con un marmo proveniente da Preconneso (isola nello stretto dei Dardanelli, in Turchia), solo una e' integra ed è costituita da otto rocchi, per un'altezza complessiva di 19,20 metri (dato riportato dal settore Beni Monumentali del Comune, mentre gli studi del prof. Jurlaro indicano un’altezza di 18,74 metri di cui 4,44 metri i basamenti parallelepipedi rivestiti i The Roman Columns rests has always been considered the symbol of Brindisi. For many years the columns, thought to symbolise the ending of the road, 'Via Appia', was (probably) a referral of that time to navigators of the port of Brindisi. Of the two twin columns only one is intact, with a sculptured capital, at the top, recently replaced with a copy. Nowadays the original capital is into the museum of Nervegna Building, it's decorated with four anthropomorphic figures, one for each side, depicting Neptune, facing the sea, on the side opposed Jupiter, Mars and Minerva on the other two sides. The other column, which fell in 1528, only the base and a rock are still in place; the other part was given as a gift to the city of Lecce, to form a part of the column to St. Oronzo. ENGLISH On the right of the square are the remains of the house in which the Latin poet Virgil died.
La Cattedrale di Brindisi, ovvero la Basilica di San Giovanni Battista, della quale la prima pietra fu posta da papa Urbano II nel 1089, fu compiuta entro il 1143. Ruggiero, figlio di Tancredi, fu qui incoronato re di Sicilia nel 1191, primo fra i normanni ad esserlo fuori Palermo, e nell'anno successivo si unì in matrimonio con Irene, figlia di Isacco l'Angelo imperatore di Costantinopoli. Nel 1225 ancora proveniente dall'oriente, la quattordicenne Isabella di Brienne, regina di Gerusalemme, avrebbe celebrato le proprie nozze in Brindisi; lo sposo era il signore dell'occidente, l'imperatore Federico II (scheda storica. La cattedrale fu ricostruita dopo il terremoto del 1743  e, in seguito, piú volte restaurata. Della chiesa romanica è rimasta la planimetria basilicale, comune a quella della coeva basilica di San Nicola in Bari, a tre navate senza transetto, com'è dimostrato dalle coincidenze dei limiti estremi della nuova chiesa con quelli dell'antica. La posizione attuale della facciata è la stessa di quella romanica, tripartita verticalmente in fasce corrispondenti, la centrale alla navata di mezzo e le altre due alle navate laterali. Negli anni '20 si completò la facciata con un timpano, sostituito poi nel 1957 dalle statue dei santi Teodoro, Lorenzo, Leucio e Pio X, che sono state sostituite con l'ultimo restauro nel 2007  The Cathedral Church, also known as St. John's the Baptist Church, was originally built between 1098 and 1132. It has been almost entirely rebuilt, following the original design, after the earthquake in 1743. Inside one can admire a polychrome mosaic from 1178 and a crown in wood from 1594. Here Ruggiero, son of Tancredi, was crowned King of Sicily in the year 1191, and in the year 1225 celebrations were held for the marriage of Isabella of Brienne, queen of Jerusalem, to the emperor Federico II. Valuable paintings of several ages are collected in the chapels, sacristy and altars. A chapel is dedicated to St.Teodoro's relics, the Saint of the city togheter with Saint Lawrence. ENGLISH It's located side by side to the cathedral's bell tower, that was completed in 1795; from the other side there are the Bishop's palace and Seminary building, built in 1720 by using the materials obtained from the demolished Basilica of Saint Leucio.
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Cathedral
12 Piazza Duomo
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La Cattedrale di Brindisi, ovvero la Basilica di San Giovanni Battista, della quale la prima pietra fu posta da papa Urbano II nel 1089, fu compiuta entro il 1143. Ruggiero, figlio di Tancredi, fu qui incoronato re di Sicilia nel 1191, primo fra i normanni ad esserlo fuori Palermo, e nell'anno successivo si unì in matrimonio con Irene, figlia di Isacco l'Angelo imperatore di Costantinopoli. Nel 1225 ancora proveniente dall'oriente, la quattordicenne Isabella di Brienne, regina di Gerusalemme, avrebbe celebrato le proprie nozze in Brindisi; lo sposo era il signore dell'occidente, l'imperatore Federico II (scheda storica. La cattedrale fu ricostruita dopo il terremoto del 1743  e, in seguito, piú volte restaurata. Della chiesa romanica è rimasta la planimetria basilicale, comune a quella della coeva basilica di San Nicola in Bari, a tre navate senza transetto, com'è dimostrato dalle coincidenze dei limiti estremi della nuova chiesa con quelli dell'antica. La posizione attuale della facciata è la stessa di quella romanica, tripartita verticalmente in fasce corrispondenti, la centrale alla navata di mezzo e le altre due alle navate laterali. Negli anni '20 si completò la facciata con un timpano, sostituito poi nel 1957 dalle statue dei santi Teodoro, Lorenzo, Leucio e Pio X, che sono state sostituite con l'ultimo restauro nel 2007  The Cathedral Church, also known as St. John's the Baptist Church, was originally built between 1098 and 1132. It has been almost entirely rebuilt, following the original design, after the earthquake in 1743. Inside one can admire a polychrome mosaic from 1178 and a crown in wood from 1594. Here Ruggiero, son of Tancredi, was crowned King of Sicily in the year 1191, and in the year 1225 celebrations were held for the marriage of Isabella of Brienne, queen of Jerusalem, to the emperor Federico II. Valuable paintings of several ages are collected in the chapels, sacristy and altars. A chapel is dedicated to St.Teodoro's relics, the Saint of the city togheter with Saint Lawrence. ENGLISH It's located side by side to the cathedral's bell tower, that was completed in 1795; from the other side there are the Bishop's palace and Seminary building, built in 1720 by using the materials obtained from the demolished Basilica of Saint Leucio.
Il tempio di San Giovanni al Sepolcro (o chiesa del Santo Sepolcro) è una costruzione a forma circolare edificata, sul finire dell'XI secolo, per volontà del normanno Boemondo. Nei documenti del XII-XIII secolo non mancano riferimenti al complesso, pertinenza dell'ordine canonicale del Santo Sepolcro di Nostro Signore Gesù Cristo: nel 1122, Arnono priore del Santo Sepolcro di Brindisi è fra i giudici chiamati a dirimere la controversia fra le benedettine di Santa Maria Veterana e l'arcivescovo Bailardo. I canonici regolari del Santo Sepolcro mantennero il possesso della struttura, verosimilmente, sino alla soppressione del 1489 e conseguente trasferimento dei beni all'Ordine di Malta che ebbero concreta realizzazione, in Italia, solo circa il 1560. Nel XII secolo si aprì a settentrione una nuova porta ricamata nel bianco degli stipiti e dell'architrave di marmo da artisti che si muovevano lungo una via che collegava Brindisi a Bari, ad Ancona, a Benevento e a Modena ove gli stessi motivi plastici si ritrovano firmati da Wiligelmo. È possibile si tratti di reimpiego di materiali già destinati alla basilica cattedrale di Brindisi. Di notevole interesse artistico il portale principale, con un architrave marmoreo sormontato da un protiro cuspidato, sorretto da due colonne poggianti su leoni stilofori. ENGLISH The temple of St. Giovanni (Saint John Sepulchre), known also as the Church of the Holy Sepulcher is a circular construction built towards the end of the XI century by the Normans over the pre-existent church. It is one of the finest examples of Romanesque architecture in all Southern Italy. During the XII century a new portal was opened, which today is the main entrance to the church. It has an architrave made from marble which is supported by two columns which rest on two lions made from marble as well. This church was hold by the Order of Holy Sepulcher (Templars Knights) and subsequently by the Knights Hospitaller (also known as Knights of Rhodes, Knights of Malta, the Order of St John of Jerusalem). The interior of the church is in the shape of a "horse shoe" with eight columns in concentric circle within. This design is in memory of the Holy Sepulcher in Jerusalem. The original vaulted roof has been replaced by a new wood roof. On the walls there are fresco paintings from the XII-XV centuries. After the restorations necessary to bring the church back to use after it was almost destroyed by earth quakes, it was used as a museum from the years 1850 to 1955. It was a centre of cultural meetings attended by illustrious personalities such as Mahatma Gandhi and the famous Indian poet Rabindranath Tagore.
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聖喬凡尼阿爾塞波克羅
5 Via S. Giovanni al Sepolcro
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Il tempio di San Giovanni al Sepolcro (o chiesa del Santo Sepolcro) è una costruzione a forma circolare edificata, sul finire dell'XI secolo, per volontà del normanno Boemondo. Nei documenti del XII-XIII secolo non mancano riferimenti al complesso, pertinenza dell'ordine canonicale del Santo Sepolcro di Nostro Signore Gesù Cristo: nel 1122, Arnono priore del Santo Sepolcro di Brindisi è fra i giudici chiamati a dirimere la controversia fra le benedettine di Santa Maria Veterana e l'arcivescovo Bailardo. I canonici regolari del Santo Sepolcro mantennero il possesso della struttura, verosimilmente, sino alla soppressione del 1489 e conseguente trasferimento dei beni all'Ordine di Malta che ebbero concreta realizzazione, in Italia, solo circa il 1560. Nel XII secolo si aprì a settentrione una nuova porta ricamata nel bianco degli stipiti e dell'architrave di marmo da artisti che si muovevano lungo una via che collegava Brindisi a Bari, ad Ancona, a Benevento e a Modena ove gli stessi motivi plastici si ritrovano firmati da Wiligelmo. È possibile si tratti di reimpiego di materiali già destinati alla basilica cattedrale di Brindisi. Di notevole interesse artistico il portale principale, con un architrave marmoreo sormontato da un protiro cuspidato, sorretto da due colonne poggianti su leoni stilofori. ENGLISH The temple of St. Giovanni (Saint John Sepulchre), known also as the Church of the Holy Sepulcher is a circular construction built towards the end of the XI century by the Normans over the pre-existent church. It is one of the finest examples of Romanesque architecture in all Southern Italy. During the XII century a new portal was opened, which today is the main entrance to the church. It has an architrave made from marble which is supported by two columns which rest on two lions made from marble as well. This church was hold by the Order of Holy Sepulcher (Templars Knights) and subsequently by the Knights Hospitaller (also known as Knights of Rhodes, Knights of Malta, the Order of St John of Jerusalem). The interior of the church is in the shape of a "horse shoe" with eight columns in concentric circle within. This design is in memory of the Holy Sepulcher in Jerusalem. The original vaulted roof has been replaced by a new wood roof. On the walls there are fresco paintings from the XII-XV centuries. After the restorations necessary to bring the church back to use after it was almost destroyed by earth quakes, it was used as a museum from the years 1850 to 1955. It was a centre of cultural meetings attended by illustrious personalities such as Mahatma Gandhi and the famous Indian poet Rabindranath Tagore.
La chiesa di San Benedetto fu eretta dai normanni fuori le mura della città tra la fine dell’XI e l'inizio del XII secolo.Fu consacrata a Santa Maria Veterana. Dell’antico complesso monastico restano, oltre alla chiesa, anche il chiostro ed il campanile, mentre l'annesso convento delle monache benedettine fu ricostruito nel XVIII secolo. The church of S.Benedict, built in 1089, is a typical example of Romanesque art, with cross-shaped cupolas that is located not far from Porta Mesagne. ENGLISH Very important is its portal with architrave (XI century), that reproduces hunting scenes between men and dragons. Of great interest is the medieval cloister, also accessible from the old benedectine's convent. The bell tower has a square shape. In the near church of S.Anna there are some beautiful afrescos from XIV century. Not far there is the ancient ruins of "Ospedale of San Martino" built in 1218 during the Crusaders age
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Saint Benedetto Cloister
2 Via Guglielmo Marconi
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La chiesa di San Benedetto fu eretta dai normanni fuori le mura della città tra la fine dell’XI e l'inizio del XII secolo.Fu consacrata a Santa Maria Veterana. Dell’antico complesso monastico restano, oltre alla chiesa, anche il chiostro ed il campanile, mentre l'annesso convento delle monache benedettine fu ricostruito nel XVIII secolo. The church of S.Benedict, built in 1089, is a typical example of Romanesque art, with cross-shaped cupolas that is located not far from Porta Mesagne. ENGLISH Very important is its portal with architrave (XI century), that reproduces hunting scenes between men and dragons. Of great interest is the medieval cloister, also accessible from the old benedectine's convent. The bell tower has a square shape. In the near church of S.Anna there are some beautiful afrescos from XIV century. Not far there is the ancient ruins of "Ospedale of San Martino" built in 1218 during the Crusaders age
Giungendo a Brindisi dal mare, non appena si accede nel porto interno (naturalmente diramato in due parti dette seno di levante e seno di ponente), si incontra il Monumento al Marinaio d'Italia realizzato nel 1933 a forma di timone che spicca per la sua altezza (54 metri) e posizione. Visto dall'alto, l'insieme dell'intera costruzione, ha l'aspetto di un uccello stilizzato. La raccolta dei fondi per la costruzione duro' circa 10 anni, vi partecipo' anche il tenore Tito Schipa grazie agli incassi dei suoi concerti appositamente organizzati nel 1926 nelle maggiori città italiane. All'interno del Monumento, realizzato in cemento armato e ricoperto in pietra di carparo, nei diversi piani vi sono sale dove sono esposti oggetti e reperti storici tra cui l'urna contenente la sabbia di El Alamein, le le ampolle contenenti le acque dei cinque oceani, nonché un fregio donato dalla Presidenza della Repubblica. Inoltre vi è un percorso fotografico ubicato lungo le pareti delle scale interne, utile a seguire le varie fasi della costruzione nonchè della cerimonia di inaugurazione del Monumento. Dal terrazzo, accessibile al pubblico, la vista sulla città e sul porto è molto suggestiva. Nel dente del monumento, quasi alla sua sommità, nel 1954 fu collocata la statua in marmo della Madonna. ENGLISH Monuments - ITALIAN SAILOR MONUMENT (The "Big Rudder") Crossing the Pigonati Channel you enter the main port, naturally divided in two parts, West and East Coves; at this point one meets the Italian Sailor Monument (called also the Big Rudder) built in 1933 in the shape of a rudder, which stands 54 meters tall. Together with the Romans Columns it is considered the symbol of the city. It was planned by Luigi Brunati and Amerigo Bartoli and built out of local solid stone of a beautiful golden colour. It's 53 mts. high.The funds for this construction took approximately 10 years to collect and the famous tenor Tito Schipa took a particular interest in this project contributing the takings from his concerts. At the base of the monument is a sacred chapel in memory of the fallen sailors during both world wars as well as the bell from the battle ship “Benedetto Brin” , which sank in the port of Brindisi in 1915. Inside there are engraved the names of the 6.000 italian sailors fallen during the first war world, to whose memory the monument has been dedicated. On the upper large square are kept the anchors of the Austro-Hungarian battleships "Tegethoff" and "Viribus Unitis" sunk by the Italians in 1918 as well two submarine cannons of the same era. A marble Our Lady statue has been put at the top of the monument in 1954. From the top of monument the panoramic view to the city and harbour is most impressive (photo). Timetable fot visiting the Italian Sailor Monument: Every day ( 09.00 am - 01.00 pm; 04.30 pm - 07.00 pm. - closed on Thursdays) Free entrance
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意大利水手紀念碑
2 Via Ammiraglio Millo
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Giungendo a Brindisi dal mare, non appena si accede nel porto interno (naturalmente diramato in due parti dette seno di levante e seno di ponente), si incontra il Monumento al Marinaio d'Italia realizzato nel 1933 a forma di timone che spicca per la sua altezza (54 metri) e posizione. Visto dall'alto, l'insieme dell'intera costruzione, ha l'aspetto di un uccello stilizzato. La raccolta dei fondi per la costruzione duro' circa 10 anni, vi partecipo' anche il tenore Tito Schipa grazie agli incassi dei suoi concerti appositamente organizzati nel 1926 nelle maggiori città italiane. All'interno del Monumento, realizzato in cemento armato e ricoperto in pietra di carparo, nei diversi piani vi sono sale dove sono esposti oggetti e reperti storici tra cui l'urna contenente la sabbia di El Alamein, le le ampolle contenenti le acque dei cinque oceani, nonché un fregio donato dalla Presidenza della Repubblica. Inoltre vi è un percorso fotografico ubicato lungo le pareti delle scale interne, utile a seguire le varie fasi della costruzione nonchè della cerimonia di inaugurazione del Monumento. Dal terrazzo, accessibile al pubblico, la vista sulla città e sul porto è molto suggestiva. Nel dente del monumento, quasi alla sua sommità, nel 1954 fu collocata la statua in marmo della Madonna. ENGLISH Monuments - ITALIAN SAILOR MONUMENT (The "Big Rudder") Crossing the Pigonati Channel you enter the main port, naturally divided in two parts, West and East Coves; at this point one meets the Italian Sailor Monument (called also the Big Rudder) built in 1933 in the shape of a rudder, which stands 54 meters tall. Together with the Romans Columns it is considered the symbol of the city. It was planned by Luigi Brunati and Amerigo Bartoli and built out of local solid stone of a beautiful golden colour. It's 53 mts. high.The funds for this construction took approximately 10 years to collect and the famous tenor Tito Schipa took a particular interest in this project contributing the takings from his concerts. At the base of the monument is a sacred chapel in memory of the fallen sailors during both world wars as well as the bell from the battle ship “Benedetto Brin” , which sank in the port of Brindisi in 1915. Inside there are engraved the names of the 6.000 italian sailors fallen during the first war world, to whose memory the monument has been dedicated. On the upper large square are kept the anchors of the Austro-Hungarian battleships "Tegethoff" and "Viribus Unitis" sunk by the Italians in 1918 as well two submarine cannons of the same era. A marble Our Lady statue has been put at the top of the monument in 1954. From the top of monument the panoramic view to the city and harbour is most impressive (photo). Timetable fot visiting the Italian Sailor Monument: Every day ( 09.00 am - 01.00 pm; 04.30 pm - 07.00 pm. - closed on Thursdays) Free entrance
 Le fortezze dell’Isola di Sant’Andrea, strategicamente posizionate all’ingresso del porto di Brindisi, simboleggiano la secolare difesa cristiana nei confronti dell’oriente islamico. Il pericolo dell’invasione turca sono alla base della decisione di fortificare la città, per questo nel 1481 Ferrante d’Aragona avvia la costruzione di una rocca a guardia del porto. Dopo soli 4 anni, Alfonso duca di Calabria, trasforma il torrione a forma di castello, da allora chiamato Castello Aragonese o Alfonsino. Ma solo nel 1492 può ritenersi completato, dopo l’isolamento della rocca dall'isola con l'apertura di un canale, e la definizione del salone al primo piano e delle gallerie con volta a botte nel piano inferiore. Successivamente, nel 1558, iniziano i lavori di costruzioni del Forte (conosciuto come "Forte a Mare") con lo scopo di fortificare la restante parte dell’isola per impedire lo sbarco di truppe nemiche e il conseguente attacco al castello. I lavori dell'imponente costruzione a forma di triangolo isoscele durarono circa 46 anni e compresero la realizzazione della darsena a chiusura perziale del precedente canale, del torriore circolare di "San Filippo" (lato porto) e di quello triangolare (lato mare). Il complesso è così costituito da due parti distinte: il Castello Rosso, così denominato per la tipica colorazione delle pietre in carparo cavate nei pressi dell’isola stessa, in particolare al tramonto, ed il Forte, edificato successivamente ed adibito ad alloggio delle guarnigioni. Il forte occupava solo una parte dell’intera superficie dell’isola, perciò si pensò di isolarlo praticando un taglio nella roccia a nord, realizzando così il “canale vicereale”. Nel 1869 viene completata la diga di Bocche di Puglia, che collega la terraferma con l'isola, un "ponte" di 440 metri e largo circa 30, a 4 metri sul livello del mare. Nell'anno 1938 è stato attivato Il faro di segnalamento marittimo, utilizzato sino al 1984, quando fu dichiarato inagibile il Forte. L'ottica è tornata in funzione sul nuovo traliccio costruito nel 2004. ENGLISH Approaching Brindisi from the sea you will see the Aragones Castle, better known as Alfonsino Castle, which was built in 1491 on the St. Andrea island opposite the port, by Ferdinand I of Aragon, in defence of its city, against possible sea attacks. For many centuries, it has been utilized for this purpose. It is made up by two distinct parts: the Red Castle, so named for the distinct and characteristic colours of its bricks, and the Fortress, called also Sea Fortress, built afterwards as a depot housing the garrison Nowadays it is being restored.
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Aragonese Castle
Via Torpediniera Climene
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 Le fortezze dell’Isola di Sant’Andrea, strategicamente posizionate all’ingresso del porto di Brindisi, simboleggiano la secolare difesa cristiana nei confronti dell’oriente islamico. Il pericolo dell’invasione turca sono alla base della decisione di fortificare la città, per questo nel 1481 Ferrante d’Aragona avvia la costruzione di una rocca a guardia del porto. Dopo soli 4 anni, Alfonso duca di Calabria, trasforma il torrione a forma di castello, da allora chiamato Castello Aragonese o Alfonsino. Ma solo nel 1492 può ritenersi completato, dopo l’isolamento della rocca dall'isola con l'apertura di un canale, e la definizione del salone al primo piano e delle gallerie con volta a botte nel piano inferiore. Successivamente, nel 1558, iniziano i lavori di costruzioni del Forte (conosciuto come "Forte a Mare") con lo scopo di fortificare la restante parte dell’isola per impedire lo sbarco di truppe nemiche e il conseguente attacco al castello. I lavori dell'imponente costruzione a forma di triangolo isoscele durarono circa 46 anni e compresero la realizzazione della darsena a chiusura perziale del precedente canale, del torriore circolare di "San Filippo" (lato porto) e di quello triangolare (lato mare). Il complesso è così costituito da due parti distinte: il Castello Rosso, così denominato per la tipica colorazione delle pietre in carparo cavate nei pressi dell’isola stessa, in particolare al tramonto, ed il Forte, edificato successivamente ed adibito ad alloggio delle guarnigioni. Il forte occupava solo una parte dell’intera superficie dell’isola, perciò si pensò di isolarlo praticando un taglio nella roccia a nord, realizzando così il “canale vicereale”. Nel 1869 viene completata la diga di Bocche di Puglia, che collega la terraferma con l'isola, un "ponte" di 440 metri e largo circa 30, a 4 metri sul livello del mare. Nell'anno 1938 è stato attivato Il faro di segnalamento marittimo, utilizzato sino al 1984, quando fu dichiarato inagibile il Forte. L'ottica è tornata in funzione sul nuovo traliccio costruito nel 2004. ENGLISH Approaching Brindisi from the sea you will see the Aragones Castle, better known as Alfonsino Castle, which was built in 1491 on the St. Andrea island opposite the port, by Ferdinand I of Aragon, in defence of its city, against possible sea attacks. For many centuries, it has been utilized for this purpose. It is made up by two distinct parts: the Red Castle, so named for the distinct and characteristic colours of its bricks, and the Fortress, called also Sea Fortress, built afterwards as a depot housing the garrison Nowadays it is being restored.